Alexandria Ocasio-Cortez: la conferma dell’astro nascente

Lo ammetto, non avevo seguito con troppa attenzione la parabola del suo debutto nella politica americana tra il 2017 e il 2018 e ho fatto ammenda dopo la recente vicenda del suo scontro verbale con un legislatore repubblicano.

Alexandria Ocasio-Cortez, con uno speech da incorniciare al Congresso statunitense. ha a portato alla ribalta il tema del linguaggio violento e sessista che troppo spesso le donne sono costrette a subire.

E dunque, eccoci qui a raccontare la sua storia. Ad alto tasso di ispirazione, come piace a noi.

Alexandria a soli 30 anni, ha già lasciato il segno nella politica degli Stati Uniti d’America.

Nel 2018 ha sconfitto il suo avversario politico, il repubblicano Anthony Pappas nel 14° distretto di New York con il 78,2% delle preferenze, diventando così la donna più giovane ad essere stata eletta alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.

Una carriera politica partita dal basso come attivista per la corsa di Bernie Sanders contro Hillary Clinton e proseguita con la personale sfida all’establishment democratico che l’ha vista vincere le primarie contro il potente Joe Crowley.

Una competizione che ha messo in luce il carisma e la tenacia di Alexandria e che i numeri raccontano ancora meglio: 200.000 dollari scarsi raccolti e spesi per la sua campagna elettorale contro i 3,4 milioni di dollari dell’avversario Crowley.

Davide contro Golia.

Nata nel Bronx, in un contesto sociale difficile, nel quale le minoranze hanno scarsa rappresentanza e pochi diritti sociali e dove spesso i bambini possono rimediare i pasti solo grazie alla mensa scolastica, il suo impegno sempre più sta ottenendo consensi all’interno degli schieramenti democratici.

Alexandria ha origini umili ed è una rappresentante della classe operaia come lei orgogliosamente rivendica. Prima dell’elezione svolgeva la professione di bartender: scelta obbligata dopo la sua laurea, per riscattare la casa di famiglia da un pignoramento, a seguito dell’improvvisa morte del padre.

Durante la campagna elettorale ha promosso e tutt’oggi sostiene temi quali: l’accesso alla sanità per tutti e politiche volte alla tutela dell’immigrazione e del lavoro.

La campagna elettorale, nonostante la vedesse sfavorita, a causa del budget ridotto che la giovane candidata aveva a disposizione, è stata ugualmente un successo, spinta dallo slogan:

 

“È tempo per uno di noi”

 

È tempo cioè, di una newyorkese che sappia realmente rappresentare il popolo e le sue necessità.

Una storia quella di oggi, descritta efficacemente da due dei nostri temi:

When there’s a will there’s a way e Don’t stop dreaming just because you had a nightmare.

L’elezione alla camera ha permesso ad Alexandria di mettere a disposizione dei suoi elettori e della popolazione americana la sua personalità di leader talentuosa e piena di energia, vicina alle persone in difficoltà.

Un’ascesa inarrestabile anche sui social network come confermano i suoi 8 milioni di follower su Twitter.

Per conoscere meglio la sua storia e quella di altre donne straordinarie candidate al Congresso americano in quegli anni, da alcuni mesi è disponibile su Netflix Italia il documentario Knock Down The House-Alla conquista del Congresso.

Oltre ad Alexandria, le altre tre donne candidate erano: Paula Jean Swearengin, ragazza madre e figlia di un minatore, Cori Bush, un’afroamericana di professione infermiera e Amy Vilela, ex direttrice finanziaria di Las Vegas di origine messicana con una figlia di 22 anni morta per la mancanza di un’adeguata assicurazione sanitaria.

Le tre aspiranti politiche avevano in comune, oltre l’essere donne, il fatto di essere sostenute da organizzazioni specializzate nell’individuare nuove figure politiche emergenti. Tali organizzazioni, grazie a piccole donazioni raccolte tra i sostenitori, sono riuscite a finanziare le spese necessarie per le campagne elettorali.

Una tipologia di raccolti fondi lontana dai finanziamenti messi in atto da politici affermati che si rivolgono tradizionalmente a imprese e lobby.

Tra i punti messi in evidenza vi sono: l’impegno delle candidate nel consentire alle loro comunità migliori condizioni di vita e la tenacia con la quale queste si battono al fine di cambiare la realtà in cui vivono.

La Camera dei rappresentanti oggi ha un aspetto diverso rispetto al passato, grazie alla presenza di figure come Alexandria, le quali conferiscono maggiore rappresentanza alle minoranze, alle donne e ai giovani.

 

“In una società moderna, morale e ricca, nessun americano dovrebbe essere troppo povero per vivere.”

 

È ancora una volta, la volontà di sovvertire gli schemi, di emergere e di superare le difficoltà che hanno reso la Cortez un punto di riferimento per tutte le donne degli Stati Uniti e del mondo.

Alexandria Ocasio-Cortez non solo rappresenta la speranza di un nuovo movimento più attento alle diversità, alla parità dei generi e dei diritti, ma anche una concreta possibilità che possa ambire a diventare la prima presidentessa degli Stati Uniti.

Uno scenario quest’ultimo che, per via della giovane età, appare però improbabile possa concretizzarsi entro il 2024.