Måneskin

Victoria De Angelis: i Måneskin sono io

Come si chiama la femmina dei Måneskin?

Chi è la bionda dei Måneskin?

Sono alcune delle domande più frequenti messe in evidenza su Google quando si fa una ricerca sui Måneskin.

Partendo dal presupposto che tutti sappiano chi sono i Måneskin, se siete tra i pochi che non lo sanno cliccate qui.

Della band romana ormai conosciuta a livello planetario, colpisce che tutti conoscano Damiano, il frontman, meno invece chi sia Victoria.

Eppure Victoria De Angelis, di professione bassista, pare sia la vera anima dei Måneskin, di sicuro quella più fiammeggiante e fondante.

Ed è per questo che abbiamo deciso di parlarne qui oggi sul nostro Blog de Boule.

La sua è una storia forte e ispirante, come piace e a noi e anche se fa meno notizia del collega Damiano, con la sua comparsa ha innescato un piccolo fenomeno che è passato un po’ sottotraccia, ma che invece ha acceso il nostro entusiasmo.

Ebbene, da quando è scoppiato il fenomeno Måneskin, si sono innalzate le vendite di chitarre basso elettriche, acquistate da tante ragazze colpite dalla personalità artistica e dal carattere proprio di Vittoria.

Insomma una storia bellissima già solo per questo e assolutamente in linea con i valori di Boule de Sac, non trovate?

E poi, pensiamoci, passare in pochissimi anni dal suonare per strada, ad aprire il concerto dei Rolling Stones negli Stati Uniti, non è pazzesco?

E come ci si riesce?

Di sicuro con la fortuna, che secondo noi non esiste (n.d.r.), ma soprattutto con tanta, tanta, ma davvero tanta determinazione.

E Victoria De Angelis ne ha da vendere.

Ma facciamo un piccolo passo indietro, i Måneskin, a partire dalla loro partecipazione ad X Factor nel 2017, sono sulla bocca di tutti, nonché ormai ai vertici di tutte le classifiche musicali mondiali.

Non vincono lo show televisivo perché arrivano “solo” secondi, ma si prendono una bella rivincita poco dopo, quando vincono a sorpresa il festival di Sanremo.

Da lì in poi, la scalata verso il successo.

Prima, l’inaspettato trionfo sul palco dell’Eurovision Song Contest 2021, poi la tournèe in suolo americano, che ha visto il sold out ad ogni tappa, fino all’invito di Mick Jagger, che li arruola come gruppo spalla per il loro concerto a Las Vegas.

Il frontman della band, come già accennato, è Damiano, bellissimo, che con il suo carisma riesce a coinvolgere nelle danze anche gli spettatori solitamente più inibiti.

Ma ciò che in molti ormai sospettano, è che il vero motore della band sia quella piccoletta bionda che suona il basso, sempre un po’ defilata, come si addice ai componenti della base ritmica dei gruppi rock.

Victoria non spintona per mettersi in mostra, probabilmente perché è ben consapevole che molto del successo dei Måneskin è opera sua.

È stata lei a fondare la band, sempre lei a mettere un annuncio su Facebook per trovare il batterista, sempre lei che ha prima rifiutato Damiano, perchè ritenuto poco rock e trasgressivo e poi, definitivamente arruolato.

Insomma i Måneskin sono opera sua.

Guardandola sul palco e durante le interviste è sempre grintosa, come si addice a una vera rocker, ma non è sempre stata così.

Oltre ad aver vissuto il dramma della perdita della madre a soli 15 anni, Victoria ha svelato di aver sofferto di attacchi di panico ed ansia:

 

“C’era qualcosa di rotto in me e non sapevo come ripararmi. Prima me ne vergognavo, ora non ho più bisogno di nasconderlo. Ne sono uscita grazie a una terapia, alla famiglia e agli amici, ma è comunque da sola che impari a gestire certe voragini”.

 

E, ci viene da pensare, la parola “voragini” non sarà stata una scelta casuale.

Di quel periodo racconta:

 

“Ero una ragazza spensierata, a 14 anni mi sono ritrovata a non voler più uscire di casa, ho perso un anno di scuola”

 

Ciò che l’ha salvata è stato l’amore per la musica.

Vi ricorda niente?

È qualcosa che si ritrova nella maggior parte delle biografie dei grandi rocker, di quelli che oltre ad essere bravi, sprigionano verve, carisma e quel non so che di magnetico, al quale è impossibile resistere.

Victoria è così.

Qualunque sia stato il burrone nel quale è finita, di sicura ne è uscita e, a quanto sembra, l’aver saputo affrontare le avversità della vita l’ha resa una roccia.

E se riuscirete a staccare gli occhi da Damiano e a guardare al suo fianco, ve ne renderete conto anche voi, senon lo avte già fatto.

Questa giovane donna domina il palco con piglio sicuro e movenze da star consumata, come se non avesse fatto altro in tutta la sua vita.

Ascoltatela quando nel suo inglese fluente rilascia le interviste durante la tournée negli States: non fa una piega, sa sempre cosa dire e, anche davanti alle domande più insidiose, non si scompone, rimanendo molto educata.

E quando serve, non esita a dare risposte che nessun’altra star, perché ormai lo è anche lei, avrebbe mai il coraggio di dare.

I Måneskin si presentano sul palco vestiti in stile hippie chic e i ragazzi, soprattutto Damiano, non esitano a sfoggiare calze autoreggenti e tacchi.

È il loro modo di sentirsi liberi, di andare oltre agli stereotipi, ma non è solo apparenza. Victoria lo ha ribadito più volte:

 

“Tacchi per gli uomini, baci tra noi, abbiamo una mente aperta, estesa, e ne andiamo orgogliosi.”

 

 

Talmente aperta, che Victoria ha più volte detto a chiare lettere di avere un orientamento sessuale fluido, che si innamora tanto degli uomini, quanto delle donne.

Quanta forza, sicurezza, determinazione ci vuole per scalare il successo in pochi mesi, non solo rimanendo se stessi, ma trovando il coraggio di urlare al mondo le proprie scelte, anche quando queste cozzano contro l’ipocrisia di una società benpensante, che di solito non lascia scampo a chi dichiara la propria diversità.

Secondo noi di Boule de Sac incarna perfettamente una delle nostre frasi in catalogo: STAY WILD

stay wild bag boule de sac

Victoria è giovane, ha grinta ed è brava.

Si è innamorata del basso, uno strumento che riscuote poco successo fra le donne, dando prova di un’altra scelta coraggiosa.

La prima delle tante che le hanno consentito di scalare la montagna e suonare in cima all’olimpo della musica.

 

Stay wild Boule de Sac