Avril Haines

Avril Haines, una multipotenziale a capo dell’intelligence americana

Avril Haines

Come ha fatto la newyorchese Avril Haines, classe 1969, a passare da proprietaria di un negozio di libri a diventare il numero uno dell’intelligence americana dell’amministrazione Biden-Harris?

La domanda sorge spontanea, anche perché sembra che fra i sogni della Haines ci fosse di tutto, tranne che lavorare per il governo.

A noi ha fatto pensare a un chiaro esempio di personalità multipotenziale così come teorizzato da Emilie Wapnick, se non sai di cosa stiamo parlando leggi qui.

Dopo aver letto blog, quotidiani e tabloid, la risposta alla domanda arriva come una bomba sganciata da un drone: questa donna è arrivata così in alto non tanto perché aveva chissà quali aspirazioni, ma probabilmente perché non sopportava la noia.

Già, l’attuale capo degli 007 americani è stata infatti capace di inventarsi e reinventarsi ancora, passando da un settore all’altro con la stessa nonchalance con cui le donne, generalmente, cambiano pettinatura.

Lei no.

Guardando le sue foto, ci si accorge che sfoggia da anni lo stesso taglio lungo e liscio, quasi bon ton, ma con quel tocco di trascuratezza che fa di lei una donna normale.

Poi, ci si ricorda della sua biografia e l’aggettivo normale si polverizza all’istante.

Avril Haines nasce nel 1969 a New York, ma già dopo il diploma, trasloca in Giappone, dove frequenta una prestigiosissima scuola di judo.

Tornata con la sua bella cintura marrone, si iscrive all’Università di Chicago, dove studia fisica teorica, mentre per mantenersi ripara auto in un’officina della città.

Ma siccome evidentemente si annoiava, decide di iscriversi a una scuola di volo per ottenere l’agognato brevetto.

Lì si innamora del suo istruttore, con cui tenta di realizzare un suo vecchio sogno: attraversare l’oceano con un vecchio Cessna.

Il suo desiderio entrerà in collisione con l’annoso problema del ghiaccio sulle ali e la Haines e il suo futuro marito saranno costretti a un atterraggio di fortuna sull’Isola di Terranova.

Ma questa è un’altra storia.

Abbandonati i sogni di gloria, la nostra potenziale 007 cambia vita.

Nei primi anni 90 si trasferisce con il suo compagno a Baltimora e prosegue l’università.

Ma come ormai è chiaro, ferma non ci sa stare e, probabilmente, trova la fisica alquanto noiosa, quindi che fa?

Compra un locale confiscato alla mafia e apre una libreria.

Sì avete letto bene, una libreria, ma non una libreria qualunque, perché la sua diventa un vero e proprio ritrovo, nel quale la Haines organizza piccoli eventi e, udite udite, letture pubbliche di testi erotici.

Ora voi vi starete chiedendo: e come è passata dalla letteratura erotica allo spionaggio?

Evidentemente anche quel settore comincia a starle presto stretto, quindi decide di riscriversi all’università, ma questa volta per studiare legge.

E con gli studi in giurisprudenza arriva l’innamoramento per il diritto internazionale e, con esso, l’inizio della sua carriera nelle istituzioni, con un incarico presso il Dipartimento di Stato.

Incarico governativo che deve esserle piaciuto assai, visto che da quel momento in poi ha raggranellato ruoli per volere di ben tre presidenti, repubblicani e democratici: George W. Bush, Barak Obama e Joe Biden, fresco di nomina.

Ebbene sì, tenace e competente, questa donna ha saputo conquistare più di un uomo al comando, ma è con l’attuale presidente che ha ottenuto ciò che nessuna donna prima di lei aveva mai conseguito: la direzione del National Intelligence, ossia l’entità che comprende le ben 17 agenzie del governo federale, fra cui le celeberrime CIA e FBI.

Insomma, è a capo dell’intera rete di spionaggio e controspionaggio del paese più importante del mondo.

Tirando le somme, cosa possiamo imparare da Avril Haines?

  1. Che bisogna saper cambiare rotta, alternare le direzioni e variare i nostri sogni.
  2. Che l’immobilità uccide, vedi anche alla voce: comfort zone kills you…
  3. Che la versatilità e il saper fiutare l’aria sono più importanti di qualsiasi titolo di studio e di qualunque raccomandazione.

Queste sono le donne che ci ispirano, perché dimostrano che il coraggio di cambiare paga. Sempre.

Insomma un tipico caso di girl power.

 

Girl power