Diane von Fürstenberg, un successo chiamato wrap dress
Diane von Fürstenberg, è la protagonista della storia ad alto tasso di ispirazione di oggi, una donna straordinaria, un grande esempio di autodeterminazione e capace di parole piene di energia e saggezza da tenere sempre a portata di sguardo.
“Be the woman you want to be”
Figlia di migranti ebrei, stilista, habituè dello stilosissimo Studio 54 di New York, musa di Andy Wharol, Diane è soprattutto l’ideatrice dell’iconico wrap dress, che a distanza di poco più di quattro decenni ancora spopola nei guardaroba di vip e influencer di tutto il mondo.
Nata Diane Simone Michelle Halfin in Belgio, sposa a soli 23 anni il principe Egon von Fürstenberg, del quale mantiene il cognome anche dopo il divorzio avvenuto dopo soli 3 anni e 2 figli.
Grazie al matrimonio (il marito è figlio di Clara Agnelli, sorella di Giovanni, l’Avvocato, così per dire), entra far parte del jet-set della New York degli anni 70 e con soli 30.000 dollari lancia la sua linea di abbigliamento.
Il successo è immediato: grazie a un abitino all’apparenza semplice, con scollatura a V, incrociato sul davanti e fissato con una particolare cintura, la stilista si accredita come stilista in grado di regalare sensualità e praticità a tutte le donne del mondo.
Nasce così il wrap dress, un capo di abbigliamento adatto tanto al lavoro in ufficio, quanto ai party più eleganti.
“Feel like a woman, wear dress!”
Questo è il motto con cui Diane invita le donne a riscoprire la propria femminilità, senza rinunciare al proprio modo di essere.
Ma la storia del mondo della moda è piena di icone, diventate in un modo o nell’altro protagoniste di passerelle e parterre.
Quello che colpisce di questa stilista, oltre a un’invidiabile volontà di ferro, è la sua capacità di volare da sola.
Vero, il primo matrimonio le ha dato una bella mano, ma poi tutto il resto lo ha realizzato da sola.
Come da sola è rimasta, affettivamente parlando, prima di convolare a nozze con il tycoon dei media americani Barry Diller solo nel 2001, dopo ben 26 anni di amicizia.
Pensate, per il giorno delle nozze il magnate americano le ha regalato ben 26 anelli di diamante, uno per ogni anno in cui l’ha corteggiata!
Nel suo memoir, Diane insiste sulla sua autosufficienza:
“Per tutta la vita ho voluto l’indipendenza economica, la stabilità e poi l’affermazione come stilista”.
Notate qualcosa?
Non parla di amore, di matrimonio, di figli, che pure ha avuto, né di passione.
Parla come una donna moderna, che sta dalla parte delle donne.
In passato si è battuta contro l’eccessiva magrezza delle modelle e ha ribadito più volte che bisogna essere i miti di sè stesse.
“Quando si è giovani e belle non si presta attenzione a chi si è davvero, invece l’identità è importante per una donna”.
E come se non bastasse, afferma che la maturità è stato il suo periodo d’oro, quello in cui si è accettata per quella che era, quello in cui, riguardando le sue foto giovanili, ha potuto finalmente vedersi bella, come allora non sapeva di essere.
E rassicura tutte le giovani donne che anche a loro accadrà proprio così: si scopriranno meravigliose solo quando saranno diventate ciò che volevano essere.
Lanciare questo messaggio è diventata la sua missione.
Alle donne che guardandosi in foto non si piacciono, dice: “Aspetta dieci anni, vedrai”
Volitiva e fragile allo stesso tempo, Diane sottolinea, però, che anche la vulnerabilità è un valore, rende più umani e non scalfisce la propria determinazione.
Una donna magnifica, insomma, che ha saputo costruire il proprio destino, senza cedere alle lusinghe, né degli uomini che l’hanno amata, né di un mercato, quella della moda, che troppo spesso impone modelli di bellezza irraggiungibili.
Lei ha tirato dritta per la sua strada.
“Il segreto sta nel diventare le migliori amiche di se stesse” dice Diane che con i suoi abiti ci dimostra che la vera bellezza di una donna sta nella sua allure, nel suo essere unica.
Una filosofia che noi condividiamo e che pensiamo possa essere rappresentata da una nostra delle nostre borse personalizzate, perchè non abbiamo bisogno di niente e di nessuno, se non di noi stesse, dei nostri desideri e delle nostre ambizioni.