Gabriela Hearst

Gabriela Hearst, non c’è moda senza sostenibilità

 

 

“Gabriela Hearst è una donna lungimirante e la sua leadership creativa sarà una forza positiva nell’ulteriore evoluzione della nostra visione di una femminilità significativa e potente. La sua forte visione di una moda più responsabile incarna i nostri valori e il nostro impegno.”.

Parola di Riccardo Bellini, CEO della casa di moda Chloé, l’iconico brand francese, impegnato sul fronte del prêt-a-porter di lusso.

Ma chi è Gabriela Hearst?

Uruguayana di nascita e americana da pochissimo tempo è il nuovo astro nascente del mondo della moda.

Passata in poco tempo dal ranch in cui è cresciuta ad occupare uno dei posti chiave di una delle maison più quotate e apprezzate dalle donne dell’upper class di tutto il mondo, è un esempio di determinazione e intuito.

Figlia di un imprenditore e di una campionessa di taekwondo, Gabriela cresce in un ranch sperduto in Uruguay, senza alcun contatto con la realtà urbana e senza TV, ma immersa in un quotidiano caratterizzato da essenzialità, natura e tempo libero.

Dopo una breve parentesi universitaria in Australia, la futura stilista tenta la strada della moda lavorando come modella a Parigi, ma capisce subito che quella carriera non fa per lei.

Gabriela vuole essere padrona di se stessa e, soprattutto, desidera sprigionare la propria creatività, senza dover rinunciare alla sua etica ambientalista.

Dopo una breve esperienza come ideatrice del brand Candela, arriva il vero salto di qualità.

Studiando il mercato, si accorge che c’è una piccola nicchia ancora inesplorata, quella dell’abbigliamento di lusso realizzato con materiali ecosostenibili.

Si lancia.

Grazie all’investimento del marito, erede del gruppo editoriale Hearst, nel 2015 nasce il brand Gabriela Hearst, una linea di abbigliamento che conquista subito star del cinema e vip con i suoi abiti moderni ed ecologici.

Tanto per capirci, tra i suoi fan ci sono Selena Gomez, Laura Dern, Uma Thurman e Angelina Jolie.

Materiali riciclati e sfilate carbon-neutral (ad emissioni 0, per capirci) sono il suo marchio di fabbrica e in breve tempo apre due negozi, uno a Madison Avenue a New York, e uno nella raffinata Mayfair a Londra.

Passerelle e sfilate di alta moda diventano il suo pane quotidiano: finisce su tutte le più prestigiose riviste di settore e sulla bocca di tutti gli stilisti, che ne apprezzano il coraggio e lo stile.

Ma l’ambizione di questa designer non ha limiti.

Estimatrice da sempre dello stile romantico ed elegante di Chloé, nel 2021 l’imprenditrice riesce a convincere il CEO della maison ad assumerla come direttrice creativa: il resto lo farà la storia e siamo sicure che sarà molto, molto lunga.

Certo, le origini alto borghesi e il supporto di un marito potente e influente hanno fatto la loro parte, ma non c’è dubbio che lei ci abbia messo del suo e tanto.

Ha avuto fiuto, ha saputo cambiare obiettivi al momento giusto, tramutare le difficoltà in opportunità, coniugare famiglia e lavoro, scalare l’olimpo della moda e imporre un cambio di marcia ad un settore non certo propenso ad investire sulla sostenibilità.

Pensate, addirittura Burberry e Gucci hanno dichiarato di volersi convertire alle sfilate carbon-neutral!

E per festeggiare la conquistata cittadinanza americana, si è assunta anche l’onere e  l’onore di vestire la First Lady Jill Biden per la cerimonia d’insediamento a gennaio scorso, realizzando per lei un incantevole abito con 50 fiori ricamati, uno diverso dall’altro, uno per ogni stato americano.

Una vera “Wonder girl”, di quelle che ci piacciono tanto e che ci ispira a tirare fuori questo super potere che è in tutte noi.

Perché tra la riunione di lavoro, l’influenza dei bambini, la mamma che chiede aiuto per la spesa, la cena da preparare, le bollette da pagare e, perché no, l’ora di palestra e il caffè con l’amica, tutte noi meritiamo l’appellativo di Wonder girl.

Anche se non ci chiamiamo Gabriela Hearst.

Wonder girl Boule de Sac