I danni dell’amore romantico
I danni dell’amore romantico sono tanti e non vengono mai raccontati abbastanza.
Diciamola tutta: l’amore romantico può essere una sciagura, un nemico silenzioso dei rapporti sentimentali.
E oggi in prossimità di San Valentino, il momento diventa quanto mai opportuno per parlarne, anche perché rispecchia un po’ lo stile Boule de Sac, che su questi temi ci vede sì sentimentali, ma anche ironici e simpaticamente cinici.
L’amore romantico è sopravvalutato ed esaltato da fini commerciali.
Come forza salvifica e invincibile, mostra tutte le sue lacune e a dirlo sono i dati delle statistiche su separazioni e divorzi.
All’amore romantico noi preferiamo l’amore di sé, quello sano che non ci fa sentire meno di nessuno e nè superiore ad alcuno.
“Ci sono persone
che non si sarebbero mai innamorate
se non avessero sentito parlare dell’amore”
François de La Rochefoucauld
Massima 136
Il vero problema è che con il passare dei secoli, ahinoi, ci siamo innamorati in modo irremovibile dell’amore romantico.
E quando l’amore romantico è contrastato si arriva al parossismo, alla fissazione e la mente annebbiata sospende qualunque buon senso con esiti troppo spesso tragici, con donne troppo spesso vittime di violenza da parte degli uomini.
Quando l’amore è contrastato, sembra più vero e nessuno sfugge a questa fascinazione.
Alimentando una vasta letteratura sul tema e innumerevoli film, il romanticismo ha creato aspettative inarrivabili, miti irraggiungibili e modelli aspirazionali fuori dalla nostra portata. Qualcosa che ci ostiniamo a traslare nella vita quotidiana e ad avere sempre come unico riferimento quando la realtà della vita di coppia si fa più prosaica.
Il risultato è che inseguiamo un modello di relazione inesistente e, lo ripetiamo, la degenerazione dell’amore romantico spiana troppo spesso la strada alla violenza di genere, al femminicidio.
Per risolvere questo drammatico e diffusissimo problema, forse bisognerebbe partire dalle basi, insegnando alle nuove generazioni a inquadrare correttamente il fascino del romanticismo, bello e utile nelle prime fasi dell’approccio sentimentale, ma deleterio sul lungo periodo.
Occorre curare il cosiddetto analfabetismo emotivo, quella emotività da innamoramento sovente fraintesa, sovrastimata e mal interpretata (vedi farfalle nello stomaco e struggimento da separazione dall’amato/a, inappetenza, notti insonni etc…) che spesso scambiamo per amore e sulla quale giuriamo eterne promesse e fedeltà che spalancano le porte a inevitabili delusioni.
Un po’ di sano realismo, l’amore di sé e l’educazione sentimentale possono essere tre linee guida per arginare i danni da amore romantico
Ma sia chiaro, noi di Boule de Sac, noi del team cinici&romantici, amiamo un sano romanticismo applicato al gioco della seduzione.
Il gioco dei ruoli può essere anche molto divertente se lo si prende per quello che è: un gioco, appunto, ma che non è mai sottomissione, remissività, annullamento di sè.
Sherry Argov, commediografa americana e autrice radiofonica, nel suo celebre bestseller intitolato “La magnifica stronza”, ci dice che al di là degli stereotipi, in amore, nel gioco della seduzione vince la donna di temperamento, non quella con le palle (che sono pur sempre un attributo maschile), ma quella con passioni, interessi e carattere.
Una donna che si esprime con dolcezza e fermezza, non disposta a barattare rispetto per amore dell’amore (romantico). Una donna che non vuole essere salvata da nessun principe, tanto per intenderci…
Una lezione in modalità Boule de Sac.
Quindi…follow your heart but take your brain with you.