Oprah Winfrey, storia di un’icona

 

Leggendo la biografia di Oprah Winfrey, produttrice, editrice, filantropa, ma soprattutto arcinoto volto dei canali televisivi nazionali degli USA, la prima cosa che viene in mente è che è inutile girarci intorno: avere la fortuna di essere cresciuti da genitori attenti e amorevoli è fondamentale.

E quando manca questo supporto tutto può diventare difficile nella vita di una persona, come disse lei in un’intervista:

 

“Ho parlato con molte persone incasinate e ho scoperto che lo erano perché avevano avuto madri e padri che non erano consapevoli di quanto fosse serio il lavoro di genitore”.

 

Qualcosa che Oprah ha sperimentato sulla sua pelle essendole toccata un’infanzia segnata da povertà, abbandoni e abusi, dalla quale è riuscita a fuggire solo grazie all’intervento del padre, che l’ha accolta nella sua nuova famiglia.

Ma poi, approfondendo la sua vita, si capisce che, però, l’amore dei genitori non è sufficiente per raggiungere il successo, professionale e personale.

È necessario anche imparare delle lezioni fondamentali, tra cui quelle che ci insegna lei: che ogni dolore va vissuto come un insegnamento, che ogni fallimento deve tramutarsi in un’opportunità e che il riscatto è sempre possibile.

E deve proprio essere come dice, considerando da dove è partita e dove è arrivata questa icona del mondo femminile.

 

Oprah Winfrey: fuga da un’infanzia difficile

 

A vederla adesso, celebrata da premi e magazine, considerata la donna afroamericana più ricca del ventesimo secolo e incoronata come imprenditrice di successo, è difficile immaginarla piccola, sperduta e abbandonata dai genitori nella fattoria della nonna.

Eppure, pare che sia andata proprio così.

Oprah nasce nel 1954 dalla quattordicenne Vernita Lee, che prima rimane da sola a crescere la figlia, poi decide di lasciarla alla propria madre, per andare a cercare fortuna altrove.

Così la futura star della TV statunitense cresce in povertà estrema, una condizione resa ancora più dura dalla rigida educazione della nonna, dal clima di razzismo che a quei tempi si respirava nel Mississippi, ma soprattutto dalle persone che frequentavano la sua casa.

A 14 anni, infatti, Oprah subisce una serie di abusi sessuali, dei quali lei stessa parlerà durante una puntata del suo Oprah Winfrey Show, proprio da parte di chi, forse, avrebbe dovuto proteggerla, ossia i parenti e gli amici di sua madre.

Dopo essere rimasta incinta e aver perso il bambino, Oprah per la prima volta in vita sua alza la testa e dice “Adesso basta!”. Contatta il padre biologico e lo raggiunge in Tennessee, dove finalmente viene cresciuta con tutto l’amore e le attenzioni necessari.

 

La scalata al successo

 

Fortunatamente, Oprah lascia in Mississippi tutto il dolore causato dalla povertà, dagli abusi e dal razzismo e comincia una nuova vita.

Va a scuola, ottiene una borsa di studio universitaria e si laurea in Scienze della Comunicazione.

Negli anni 80 inizia la sua carriera televisiva leggendo le notizie al telegiornale della sera, fino a quando le viene tolto l’incarico perché, a parere della dirigenza, la Winfrey non riusciva a tenere per sé le sue opinioni, che filtravano leggere fra un servizio e l’altro.

Ma Oprah riesce a trasformare quella critica in uno valido spunto per capire in quale direzione muoversi e si ricicla in un altro tipo di trasmissione, quella in cui la sua forza emotiva e la sua carica empatica possono davvero fare la differenza: il talk show.

Il resto è storia: Oprah inizia a condurre un suo show televisivo, che nel giro di pochissimo tempo diventa il programma più seguito di tutta la città, prima, e di tutto il paese, poi.

L’Oprah Winfrey Show è nato e diventerà un appuntamento imperdibile per ben 25 anni, prima che l’instancabile conduttrice gettasse la spugna, per dedicarsi esclusivamente alla sua carriera di imprenditrice affermata e di successo.
I suoi inizi difficili e il suo spirito fiero, indomito e combattivo è quello che vogliamo tenere in primo piano nella storia di oggi.

Una storia che ci ha ricordato una nostra borsa personalizzata, su richiesta di una cliente, con questa frase: “Fix your heart or die”.

Valida per Oprah, valida per noi.