Sfide? Sì, grazie.
Si avvia alla fine il mese dei festeggiamenti per i tre anni di Boule de Sac e ovviamente lo sguardo va già al futuro, ai prossimi obiettivi che sono inevitabilmente delle sfide.
Un argomento che, se ci seguite da un po’ saprete quanto ci piace, così come quello del futuro.
Ci piace guardare avanti e pensare che il meglio è adesso e non può che migliorare, un po’ come diceva un’indomita Louise Hay ormai anziana: ” Ho 84 anni e questi sono i 10 anni più belli della mia vita”.
Un progetto di lavoro così come di vita, che si rispetti deve sapersi rinnovare e per farlo ha bisogno di guardare avanti, di incamminarsi verso nuovi orizzonti, possibilmente più ampi e stimolanti.
Una sfida, certo, ma di quelle davvero belle, profumate ed emozionanti.
D’altronde un progetto è un po’ come un individuo, che se non si evolve, se rimane sempre uguale a se stesso, finisce per diventare meno competitivo nei confronti della vita.
Inutile girarci intorno: le strategie di sopravvivenza, e di successo, vanno rivoluzionate, modificate, reinterpretate alla luce delle nuove sfide, del nostro io più attuale, di un mondo che, volente o nolente, è in continua trasformazione.
Quindi forse è importante trovare con una certa regolarità delle nuove sfide, anche perchè, si sa, ristagnare troppo a lungo nella propria zona di comfort fa più male che bene.
Osservate attentamente chi lo fa: grigi, anonimi e rassegnati, questi individui hanno meno appeal di un problema di trigonometria applicata, che potrà anche appassionare qualcuna, ma diciamocelo, in linea di massima fa venire l’orticaria a tutte.
Un progetto, qual è Boule de Sac, è come un bambino, che in quanto individuo vuole crescere, adattandosi al quotidiano, certo, ma diventando capace di interpretare le istanze della sua contemporaneità nel modo che gli è più congeniale.
Ecco quindi l’attenzione alle tematiche green, che il brand rincorre a partire dall’impiegare un materiale di riciclo opportunamente rinforzato e colorato come il pluriball.
Nel suo futuro Boule de Sac immagina nuovi materiali, ancora più ecosostenibili, con cui non solo preservare il pianeta, ma attraverso i quali mandare un messaggio forte a chiaro a chi del fast-fashion ha fatto il suo obiettivo: facile per voi realizzare prodotti economici, ma se non lo fa l’acquirente, chi lo paga il prezzo dei vostri beni?
La risposta già la conoscete: i lavoratori e l’ambiente.
Per questa ragione è allo studio anche a un servizio clienti che si occupi del ritiro dell’usato, in modo da non disperderlo in giro e smaltirlo correttamente.
Insomma, voi chiamate, Boule de Sac accorre. E il pianeta ringrazia.
E siccome il brand è pur sempre un marchio che punta sullo stile e sul glamour, ho pensato che una nota di colore non ci starebbe male.
Il nero è sublime e sta bene con ogni tipo di look, ma il colore…!
Ecco dunque che a breve, presenteremo una capsule collection a tiratura limitata dai colori a tratti vitaminici, anche come segno di ottimismo dopo il grigiore in cui siamo stati per troppo tempo avvolti causa pandemia.
Boule de Sac conosce bene la relazione che intercorre fra emozioni e colori, così come sa che noi donne amiamo armonizzare il nostro look con gli stati d’animo, le stagioni e, perché no, con i nostri ombretti e rossetti.
Non sarà l’unica novità, ma…una cosa alla volta!
A livello generale, vogliamo arrivare a fine anno con un brand più maturo, versatile e ancora più attento all’ambiente.
E, ovviamente, ancora più in grado di assecondare le vostre esigenze, perché la realtà Boule de Sac sta diventando sempre più vostra.
Perché è anche grazie a voi se sta crescendo.
Perché è con i vostri feedback e il vostro entusiasmo che trova ogni giorno la motivazione giusta per andare avanti e rinnovarsi.
Quindi, chiudiamo qui il mese delle celebrazioni e puntiamo fiduciose al futuro.
Che nonostante i tempi non propriamente incoraggianti, vogliamo credere che sarà felice e luminoso.
Per Boule de Sac e per tutte noi.